Come ogni anno Estate Musica allo Studiottantuno offre l’opportunità di avvicinare nuove forme di musica e concerto di carattere sperimentale. Quest’anno, proseguendo con l’argomento “Suoni dalla natura” affrontiamo il tema delle voci del vento, non solo in una chiave naturalistica ma anche secondo un’interpretazione delle personificazioni mitologiche greche dei venti, con realizzazioni sonore di carattere elettronico ed acustico insieme. Domenica 7 luglio 2024 alle ore 19,30 si terrà nel giardino di Studiottantuno Contemporary Art Projects il concerto di musica elettronica e acustica del compositore e musicista Gabriele Barlera. Il concerto dal titolo Anemoi (venti) vede l’autore e compositore musicista Lele Barlera esplorare il “suono” in relazione ai quattro venti NOTO, ÈURO, BÒREA e ZÈFIRO. Il Suono come espressione in continua evoluzione viene attraversato in ogni sua componente per trarne un’interpretazione singolare finalizzata alla realizzazione di una forma che dia voce alle sue intenzioni. Il punto di partenza è quindi l’interesse per la ricerca e la sperimentazione, trovare suggestioni e stimoli e conoscere tecniche e prassi esecutive particolari. Il suo fine è la Musica che è Divenire, è nell’”Altro”, nel reinventarsi, trasformarsi, evolversi; è frutto di competenza, inclusività, linguaggi diversi, contaminazione. Musica elettronica, sintetizzatori, strumenti costruiti da sé, strumenti tradizionali ma suonati con tecniche estese, metodi non convenzionali. In questa prospettiva il compositore guarda avanti, immagina il suono e lo ricrea attraverso lo sviluppo delle tecniche e degli effetti strumentali, è un approccio culturale differente. Al centro di questo studio sono gli “armonici”. Anche quando ci sembra di percepire note singole queste non sono realmente note pure, ma sovrapposizioni di frequenze di note pure, chiamate “parziali”. Tutte le parziali con frequenza maggiore della fondamentale che è la più bassa, sono dette “ipertoni”. In tutti i Suoni presenti nell’universo possiamo riscontrare la presenza degli armonici.
Questo itinerario sonoro interamente composto da LELE BARLERA è formato da quattro brani di live electronics + uno strumento acustico; interverranno i maestri ROMANO ADAMI al flauto, GIANNI PIROLLO al clarinetto, DAVIDE FORONI alle percussioni, EVE PERFETTI all’arpa.
Gabriele Barlera è nato a Sermide in provincia di Mantova il 23 Gennaio 1967. Produttore artistico, compositore e arrangiatore si diploma in Organo e Composizione Organistica, Musica Corale e Direzione di Coro, Musica Elettronica al Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna. Gli studi classici si intersecano e si svolgono parallelamente a quelli di Musica Leggera, seguendo corsi di specializzazione sulla Musica Barocca con il M° Harald Vogel e corsi sulla Musica Contemporanea con il M° Luciano Berio, perfezionandosi sulla Musica Antica e facendo esperienza in alcuni fra i più importanti studi di registrazione dell’area bolognese negli anni ’80, creando così una conoscenza molta ampia e varia degli stili e delle forme musicali su cui poi baserà la sua carriera di musicista. Nella sua formazione professionale un ruolo significativo viene svolto dal M° GianFelice Fugazza grazie al quale collabora come giornalista musicale presso la rivista “Strumenti Musicali”, edita dal Gruppo Jackson e fonda il “Sound & Silence Recording Studio”. All’inizio degli anni ‘90 frequenta presso il Centro Europeo di Toscolano il “Corso di Arrangiamento Moderno” diretto dal M° Corrado Buffa e presieduto in veste di insegnanti da Mogol, Emanuele Ruffinengo, Celso Valli e Fio Zanotti. Grazie a questo corso di specializzazione cominciano due importanti collaborazioni professionali: la prima con il M° Fio Zanotti, con il quale partecipa alla realizzazione delle produzioni discografiche di Mia Martini (“La musica che mi gira intorno” – 1994), Ivana Spagna (“Siamo in due” – 1995), Loredana Bertè (“Angeli & Angeli” – 1995), Orietta Berti (“Per questo grande ed infinito amore” – 1996), Anna Oxa (“Storie”- 1997), Francesco Baccini (“Baccini & Friends” – 1997); con lui realizza anche gli arrangiamenti di jingles pubblicitari per Yomo e Lavazza su musiche composte dal M° Giancarlo Colonnello. La seconda collaborazione è con il M° Corrado Buffa che in qualità di Direttore della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo lo assume nel corpo docenti per i corsi d’Arrangiamento e Composizione della scuola stessa. L’incontro con l’Artista Orietta Berti, nato nel 1995 per la realizzazione dell’album “Per questo grande ed infinito amore”, genera una decisa collaborazione artistica oltre ad una stima reciproca che si consolida nel corso degli anni e che perdura tuttora. Si sono susseguiti così gli album “Incompatibili ma indivisibili” (1999), “Due album di Orietta Berti” vol. 1 e 2 (1999) con alcuni fra i più grandi successi dell’Artista, “Il meglio di Orietta Berti” vol. 1 e 2 (2000), “Dominique” (2002) ripresa dei brani dell’album di “Suor Sorriso” rivisitati negli arrangiamenti in chiave etnica, “Emozioni d’autore” (2004) elegante raccolta di brani internazionali reinterpretati dalla cantante. Parallelamente Lele Barlera si dedica alla produzione artistica di musiche di scena per la Compagnia Teatrale “Edipo” (“No, no, o” di Vincent Youmans – 1998), per il Teatro Salone Margherita di Roma (“Al cavallino bianco” di Ralph Benatzky – 2000). Nel 2001 dalla collaborazione con il cantautore Luca Bonaffini, autore tra l’altro di brani portati al successo da Pierangelo Bertoli e Fabio Concato, nasce l’album “Treni” che riceve elogi per la realizzazione dalla critica musicale e discografica; particolarità è il brano “Una vita magari così” scritto insieme a Luca Bonaffini e al “poeta catartico” Flavio Oreglio. Il suo interesse per la musica etnica inizialmente portano Lele Barlera a comporre e produrre due album “Out of Africa” (1997), “Asian impression” (1998) in cui il suo gusto musicale si intreccia a sonorità e colori di paesi lontani; di seguito questa ricerca stilistica prosegue con la produzione del già nominato album “Dominique” di Orietta Berti trovando una significativa espressione con il noto percussionista Frank Nastri di cui diviene il produttore artistico e coautore dell’album “Five o’clock” (2003).
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