Un pezzo d’acqua non è un’opera, ma un processo in cui le artiste compongono e scompongono la loro stessa pratica, un rebus che gioca con vari linguaggi e significati.
Partendo dalla generazione onirica di un testo condiviso nato da esercizi d’improvvisazione teatrale, si genera un dialogo che ha come fonti di ispirazione gli impulsi di Freud, i sogni di Jung e il teatro di Beckett.
Il passaggio fra queste fasi ed autori rimbalza dalla realtà onirica a quella quotidiana cercando di creare una dilatazione delicata dello spazio, al limite del logos e sul confine del mythos.
OD’A è un duo composto da Ornella De Carlo (Taranto, 1991), laureata in Arti Visive, e Federica Porro (Como 1994), laureata in Lettere Moderne. La loro pratica ha inizio durante un viaggio in treno: una teneva in mano Sogni di sogni di Tabucchi e l’altra Impro di Keith Johnston. Qui, seguendo degli esercizi di improvvisazione teatrale e di transfert, iniziano a comporre un sogno semilucido e condiviso da cui poi hanno origine i loro primi lavori.
Alcuni dei loro progetti sono entrati a far parte di festival come SIFEST OFF (2019) o DIVAGO (2019) curato da MIXTA Gallery in collaborazione con Pink Summer Contemporary Art. Inoltre prendono parte a residenze quali Self Organisation as a Method (2019, Biella) con Chto Delat e UNIDEE presso la Fondazione Pistoletto; Artist in residence programme (2018, Mantova) presso lo Studiottantuno Contemporary Art Project; Inner Landscapes (2018, San Cesario di Lecce) presso la Fondazione Lac o Le Mon. Nel 2020 partecipano a Neuro_Revolution, progetto a cura di Francesca Lazzarini per AiR Trieste in collaborazione con MLZ Art Dep, a settembre invece saranno ospiti presso la fondazione Darat Al Funun ad Amman.